“La nostra vita è una terra malamente calpestata e poi riassestata con mezzi risibili. La nostra vita è una terra depredata con metodo, in attesa della calata dei nuovi razziatori. Una terra dove la speranza è un cartello tolto dal cielo e sepolto sotto molti strati di macerie.
L’essere umano non attende più la resurrezione né altro compimento. È la notte senza illusione quella che qui viene narrata. È la sofferenza che ritorna sul confine oscillante tra dolore e angoscia”.